picturefurniturekickit

četvrtak, 01.09.2011.

O Ring High Quality


O ring high quality : Diamond solitaire engagment ring.


o ring high quality







    high quality
  • The display resolution of a digital television or display device is the number of distinct pixels in each dimension that can be displayed.

  • superiority: the quality of being superior

  • Your dictionary should be free of spelling errors in its headwords, and its definitions must be accurate. (Dictionaries that are collaboratively authored by their users will be considered, but they often don't meet this standard.)





    o ring
  • A gasket in the form of a ring with a circular cross section, typically made of pliable material, used to seal connections in pipes, tubes, etc

  • An O-ring, also known as a packing, or a toric joint, is a mechanical gasket in the shape of a torus; it is a loop of elastomer with a disc-shaped cross-section, designed to be seated in a groove and compressed during assembly between two or more parts, creating a seal at the interface.

  • a gasket consisting of a flat ring of rubber or plastic; used to seal a joint against high pressure

  • (O-Rings) are generally used as dynamic seals for shafts and are available in many different sizes and materials.











Notturno capitolino ( Monte Capitolino)




Notturno capitolino ( Monte Capitolino)







La leggenda narra che nel 460 a.C., il Campidoglio fu occupato dai quattrocento armati del sabino Appio Erdonio che, con questo colpo di mano, tento di farsi padrone della citta. Essi, residenti sul Quirinale, avevano ottenuto il Campidoglio per il tradimento della romana Tarpea, che avrebbe aperto loro le porte. I Sabini pero l'avrebbero comunque uccisa seppellendola sotto i loro scudi. In realta il nome di Tarpea deve essere piu antico della leggenda, ed era la divinita tutelare del Mons Tarpeius, ovvero il Capitolium stesso, e pare che la statua della divinita sorgesse da una catasta di armi, come un trofeo, che ispiro poi la fantasia dei poeti.

Erdonio vi resistette per quattro giorni, fu infine vinto, catturato ed ucciso dai Romani guidati dal console Valerio Publicola. Dopo la guerra contro i Sabini, Campidoglio e Quirinale furono inseriti nella citta.

L'antica via di accesso carrozzabile del Campidoglio era il Clivus Capitolinus, continuazione della Via Sacra, che iniziava nei pressi del tempio di Saturno: ne e visibile ancora un tratto notevole dopo il portico degli Dei Consenti; piu avanti la strada e franata con gran parte delle pendici meridionali della collina; probabilmente proseguiva in linea retta, girando poi per sboccare davanti al tempio di Giove. Antichissimo era l'auguraculum o recinto augurale, spazio orientato secondo i punti cardinali e consacrato, dal quale si prendevano gli auspici. Nel 216 a.C. vi venne edificato anche un tempio dedicato alla Concordia (diverso da quello del Foro Romano).

Il nome del colle deriva probabilmente dal tempio di Giove Capitolino (Capitolium), o tempio di Giove Ottimo Massimo, o Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva), che anticamente occupava la seconda sommita ed era solo un altare. Il tempio vero e proprio venne iniziato, secondo la tradizione, da Tarquinio Prisco, continuato da Tarquinio il Superbo e terminato solo all'inizio della Repubblica. Vi si svolgeva il sacrificio finale delle cerimonie trionfali, che precedentemente si concludevano al tempio di Giove Feretro, risalente addirittura a Romolo, il cui nome si riferisce forse alla quercia, l'albero sacro che cresceva sul colle e al quale Romolo appese le armi prese in combattimento al re nemico (spolia opima). Inoltre il tempio di Giove inglobava i santuari di Terminus e Iuventas, che, secondo il tradizionalismo religioso romano, si preferi incorporare piuttosto che distruggere. L'edificio subi numerosi restauri e ricostruzioni. Fu proprio durante le opere di scavo delle sue fondazioni che fu ritrovato un teschio umano attribuito dai contemporanei ad Aulo Vipsania (o Vibenna), uno dei comites dell'eroe Mastarna (Servio Tullio, l'altro essendo suo fratello Celio Vipsania); da questo si ipotizza che abbia preso nome l'intero colle: caput Auli da cui capitolium.

All'epoca dell'invasione gallica del 390 a.C. il Campidoglio fu sede di uno degli episodi piu famosi, quello delle oche capitoline, tenute nel recinto sacro del tempio di Giunone, che con il loro starnazzare svelarono il tentativo di assalto notturno dei Galli. In ricordo dell'episodio venne eretto nel 345-344 a.C. il tempio di Giunone Moneta (moneta o "ammonitrice"). Presso il tempio di Giunone aveva sede la prima zecca (officina moneta dal nome del tempio, da cui deriva il termine odierno di "moneta").

Il Campidoglio in eta repubblicanaSubito dopo l'assedio gallico del 390 a.C. le difese furono rafforzate con un muro in corrispondenza della depressione centrale, che fungeva da opera di sostruzione (cioe di contenimento delle pendici) e da fortificazione. Esso pero cadde presto in disuso dopo la costruzione delle mura serviane nel 378 a.C.. In questo muro difensivo si aprivano una serie di porte: una sul lato verso il Foro Romano (porta Saturnia, presso il tempio di Saturno, o porta Capitolini (mons), o porta Tarpeia, o ancora porta Pandana, ovvero "sempre aperta" per i Sabini in seguito all'accordo tra Romolo e Tito Tazio), permetteva l'accesso dal clivus Capitolinus, la via seguita dai cortei dei trionfatori. Una seconda porta (porta Catularia) si apriva sul lato opposto per un asse viario in salita (clivus) proveniente dal Campo Marzio, mentre una terza porta (porta Carmentalis verso sud-ovest) permetteva l'ingresso della scalinata dei Centum gradus, il cui nome evoca i cento gradini che scendevano dal Fornix Calpurnius sul lato della Rupe Tarpea, verso il teatro di Marcello. Altri nomi di porte del Campidoglio ci sono tramandati dalle fonti (porta Flumentana, forse verso nord-ovest, e porta Fontinalis o forse Ratumenna a nord-est).

Un ulteriore accesso dal Foro Romano era costituito dalla scalinata delle Scalae Gemoniae, che salivano all' Arx in corrispondenza forse della scalinata attuale, passando tra il Carcer e il tempio della Concordia; sopra di esse venivano gettati i corpi dei giustiziati della vicina prigione per il delitto di lesa maesta sotto l'imperator













Pisa - Piazza dei Miracoli (il Duomo)




Pisa - Piazza dei Miracoli (il Duomo)







Fu iniziata nel 1064 dall'architetto Buscheto, con la decima del bottino dell'impresa pisana in Sicilia nel porto di Palermo contro i Musulmani (1063), vi si fondono elementi stilistici diversi, classici, lombardo-emiliani, bizantini ed in particolare islamici, a riprova della presenza internazionale dei mercanti pisani a quei tempi. In quello stesso anno veniva iniziata anche la ricostruzione della Basilica di San Marco a Venezia, per cui puo anche darsi che vi fosse stata all'epoca una rivalita tra le due Repubbliche marinare a creare il luogo di culto piu bello e sontuoso.

Nel 1092 passa ad essere nota come Primaziale, essendo stato conferito il titolo di Primate all'arcivescovo Daiberto da Papa Urbano II, onorificenza oggi soltanto formale.

La Cattedrale fu consacrata nel 1118 dal Papa Gelasio II, appartenente al ramo pisano dei Gaetani (o Caetani), conti di Terriccio e d'Oriseo, ma gia nella prima meta del XII secolo fu ampliato sotto la direzione dell'architetto Rainaldo cui spetta il progetto dell'attuale facciata, conclusa dalle maestranze guidate dagli scultori Guglielmo e Biduino.

L'aspetto attuale del complesso edificio e il risultato di ripetute campagne di restauro succedutesi in diverse epoche. I primi radicali interventi seguirono il disastroso incendio del 1595, a seguito del quale furono eseguite le tre porte bronzee della facciata, opera di scultori della bottega del Giambologna, tra cui Gasparo Mola; a partire dal Settecento inizio il progressivo rivestimento delle pareti interne con grandi dipinti su tela, i "quadroni" con Storie di beati e santi pisani, eseguiti dai principali artisti dell'epoca grazie all'iniziativa di alcuni cittadini che si autofinanziarono creando un'apposita attivita commerciale.

Gli interventi successivi si ebbero nel corso dell'Ottocento ed interessarono sia le decorazioni interne sia quelle esterne, che in molti casi, specie per le sculture della facciata furono sostituite da copie (gli originali sono al Museo dell'Opera del Duomo).

L'edificio che in origine era a croce greca con all'incrocio dei bracci una grossa cupola, oggi e a croce latina a cinque navate con abside e transetto a tre navate, all'interno suggerisce un effetto spaziale simile a quello delle grandi moschee islamiche, grazie all'uso di archi a sesto rialzato o a sesto acuto, all'alternanza di fasce in marmo bianco e nero e all'insolita cupola ellittica. La presenza dei due matronei rialzati nelle navate, con le solide colonne monolitiche di granito, e un chiaro segno di influenza bizantina.

La ricchissima decorazione comprende marmi multicolori, mosaici e numerosi oggetti di bronzo provenienti dal bottino di guerra, fra cui il Grifo utilizzato come est del tetto, preso a Palermo nel 1061. Gli archi a profilo acuto fanno riferimento ad infuenze musulmane e del meridione d'Italia. La facciata di marmo grigio e bianco, decorata con inserti di marmo colorato, fu edificata da mastro Rainaldo. I tre portali sottostanno a quattro ordini di loggette divise da cornici con tarsie marmoree, dietro i quali si aprono monofore, bifore e trifore. Le porte della facciata in bronzo massiccio furono realizzate da diversi artisti fiorentini nel XVII secolo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, fin dai tempi antichi i fedeli entravano nel Duomo attraverso la Porta di San Ranieri, posta sul retro nell'omonimo transetto, di fronte al campanile. Questo perche i nobili della citta si recavano alla cattedrale venendo da via Santa Maria che conduce proprio a quel transetto. Tale porta fu fusa intorno al 1180 da Bonanno Pisano, e unica porta scampata all'incendio del 1595 che semidistrusse la chiesa. La porta di San Ranieri e decorata con 24 formelle raffiguranti storie del Nuovo Testamento. Questa porta e una delle prime prodotte in Italia nel Medioevo, dopo l'importazione di numerosi esempi da Costantinopoli, (ad Amalfi, a Salerno, a Roma, a Montecassino, a Venezia...) e vi si ammira una sensibilita tutta occidentale, che si stacca dalla tradizione bizantina. Sopra le porte ci sono quattro file di gallerie aperte, con, in cima, la Madonna con Bambino e, negli angoli, i quattro evangelisti. La tomba di Buscheto si trova a sinistra della porta nord della facciata.

L'interno e rivestito di marmi bianchi e neri, con colonne monolitiche di marmo grigio e capitelli di ordine corinzio; ha un soffitto a cassettoni dorati seicenteschi, in legno dorato e dipinto, dei fiorentini Domenico e Bartolomeo Atticciati; Non si sa se il soffitto originale fosse simile o a semplici capriate. L'attuale soffitto dorato reca lo stemma dei Medici.

Nel punto di incontro tra i transetti e il corpo centrale si innalza la cupola affrescata con la Vergine in gloria e santi dai pisani Orazio e Girolamo Riminaldi (1627-31).

Le impressionanti colonne granitiche in stile corinzio fra la navata e l'abside provengono dalla moschea di Palermo, bottino della battaglia nella Cala dai Pisani nel 1063.

Il grande mosaico absidale del











o ring high quality







Similar posts:

wooden engagement rings

gold rings for women uk

ciara promise ring video

varna engagement rings

engagement rings low price

beauty ring flash

nickel shower curtain rings

discount promise ring



- 08:55 - Komentari (0) - Isprintaj - #

<< Arhiva >>

  rujan, 2011  
P U S Č P S N
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    

Rujan 2011 (17)

Dnevnik.hr
Gol.hr
Zadovoljna.hr
Novaplus.hr
NovaTV.hr
DomaTV.hr
Mojamini.tv